
Siamo appena tornati da una settimana di vacanza in Friuli Venezia Giulia e ce ne siamo talmente innamorati che non vediamo l’ora di parlarvene.
Per noi la montagna è sempre stata sinonimo di Trentino Alto Adige o Austria, ma abbiamo scoperto una montagna alternativa ed altrettanto affascinante in Friuli.
Prima tappa della nostra vacanza in Friuli Venezia Giulia: Cividale del Friuli
Abbiamo parcheggiato il camper nell’area sosta gratuita in Via Delle Mura n.2 e in pochi passi siamo arrivati in centro.

Siamo sinceri, il caldo eccessivo ci ha impedito di visitare Cividale come si deve: abbiamo fatto solo una tappa veloce per poi scappare in montagna. Il centro di Cividale del Friuli si presta ad una visita veloce, perché è molto raccolto. Le attrazioni principali come il Museo Archeologico Nazionale, il Tempietto Longobardo e l’Ipogeo Celtico si trovano a breve distanza l’una dall’altra. Le case storiche sono tutte ristrutturate e ben curate. Cividale del Friuli è un vero gioiellino!
Ma ciò che ci ha maggiormente affascinati è il famoso Ponte del Diavolo con le sue arcate altissime e le acque limpide che scorrono sotto.

Si racconta che i cividalesi siano stati aiutati nella costruzione del ponte dal diavolo in persona. Il demonio in cambio aveva chiesto l’anima di chi lo avrebbe attraversato per primo. Immaginate come si arrabbiò il diavolo quando i cividalesi lo beffarono facendo attraversare il ponte per primo ad un gatto!
Abbiamo inoltre visitato il Monastero di Santa Maria in Valle con il Tempietto Longobardo: un vero capolavoro tardo medievale. Purtroppo il Tempietto Longobardo sta subendo dei restauri per cui abbiamo potuto ammirare i bassorilievi ed il coro ligneo separatamente e non nella loro sede originale.
Dopo aver visitato Cividale, provati dal caldo, siamo scappati in montagna decidendo la prima meta digitando su Google “comune più alto del Friuli Venezia Giulia”. Non ci credete? Provate a fare la nostra stessa ricerca…
Questo per farvi capire quanto il caldo ci metta in crisi. Dopo qualche ora esposti al caldo eccessivo, proprio non ragioniamo più!!! Però questo modo impulsivo di decidere ci porta a scoprire mete interessanti ed è così che siamo capitati a Sauris.
Vacanza in Friuli Venezia Giulia: seconda tappa a Sauris di Sotto in Carnia
Siamo arrivati a Sauris di Sotto verso sera e abbiamo scoperto che in centro paese i parcheggi sono vietati ai camper. L’unica alternativa sembrava quella di andare in campeggio. Ma pagare solo per dormire e dover lasciare la piazzola il mattino dopo non ci sembrava proprio la soluzione adatta. Il problema del parcheggio si sarebbe riproposto il mattino seguente con il check out: dove avremmo lasciato il camper intanto che visitavamo la zona?
Non essendo la prima volta che ci capitava non ci siamo abbattuti. Facendo un giro del paesino abbiamo trovato, un po’ decentrato, ma a pochi passi dalla piazza, un parcheggio gratuito senza divieto, in cui ci siamo sistemati per la notte. (Le coordinate gps da inserire nella ricerca di google maps sono: 46.4653945,12.7102018 e buona “libera” a tutti!)

Il mattino dopo, grazie alle indicazioni delle gentilissime ragazze dell’ufficio del turismo di Sauris di Sotto, siamo partiti per i boschi in direzione Rifugio Eimblateribn. Dopo la calura patita nei giorni precedenti, non ci sembra vero di camminare al fresco tra prati e boschi. Il sentiero 2A, che parte dal centro di Sauris di Sotto, non è difficile ed in poco più di un’ora si arriva al Rifugio. Il posto gode di un panorama favoloso sulle cime circostanti. Una vera gioia per i nostri occhi!


Per tornare a Sauris abbiamo deciso di fare un giro ad anello prendendo il sentiero 3F che, dobbiamo ammettere, è un po’ più impegnativo rispetto a quello dell’andata. E’ un sentiero con una salita più ripida per cui, se non siete abituati al dislivello, consigliamo di tornare in paese dallo stesso sentiero 2A dell’andata.
Tornati a Sauris di Sotto ci siamo spostati con il camper allo store del Salumificio Zahre (Coordinate Gps 46.4612789,12.713603) per una degustazione del prosciutto di Sauris IGP.. Una vera delizia che vi consigliamo di provare!

Forse saprete che, per ragioni ecologiche e d’impatto ambientale, abbiamo tolto dalla nostra alimentazione la carne dall’inizio di quest’anno. Ma quando si presentano delle occasioni uniche di degustazione come questa, non ci tiriamo certo indietro e poi per il resto dell’anno manteniamo fede ai nostri propositi.
Soddisfatti dall’ottima degustazione, nel tardo pomeriggio, siamo partiti per la tappa successiva della nostra vacanza in Friuli Venezia Giulia. Cliccate qui per venire con noi ai Laghi di Fusine.
No Comment