
Destinazioni Italia
Abbiamo proseguito la nostra vacanza in Friuli Venezia Giulia in camper raggiungendo la Val Saisera. Siamo partiti da Fusine, di cui vi abbiamo raccontato nel precedente articolo, di mattina piuttosto presto, per fare alcune escursioni interessanti. Abbiamo lasciato il camper al parcheggio 6 “Ghiaie” che possiamo eleggere come miglior parcheggio mai visto! Un miraggio per camperisti come noi, completamente pianeggiante, molto ampio e tranquillissimo. Il panorama da lì è a dir poco spettacolare: il monte Montasio lo sovrasta e lo abbraccia in tutta la sua maestosità. Il P6 è gratuito e non c’è divieto di sosta notturna, per cui abbiamo deciso all’istante che ci avremmo trascorso anche la notte.
Il sentiero 611 nel bosco ci ha portati, non senza fatica perché il dislivello si fa sentire, al Rifugio Grego. Il percorso nel bosco però è molto bello e tra topolini che ci scappavano davanti, fiori ed enormi formicai, il tempo è volato. Detto sinceramente però non la consiglieremmo come passeggiata per famiglie con bambini piccoli.
Il Rifugio Grego ha un panorama favoloso: qui il Montasio si vede vicinissimo con i suoi canaloni ancora pieni di neve. Uno spettacolo che scalda il cuore!
Dopo l’immancabile merenda con i dolci del rifugio ci siamo incamminati per tornare al camper. C’è anche una strada forestale che arriva fin giù, ma noi abbiamo deciso di scendere sempre dal sentiero 611 che passa nel bosco.
Una volta arrivati al parcheggio ci siamo diretti al torrente lì vicino e ci siamo ritemprati con i piedi a mollo nelle gelide acque. C’eravamo solo noi. Cristian e Davide hanno giocato con sassi e legnetti e tronchi d’albero a fare delle dighe. Tutt’intorno a noi solo montagne, rocce, abeti e acqua. E’ stato un momento di indimenticabile pace e felicità.
Come spesso accade in montagna il meteo è cambiato repentinamente e siamo dovuti tornare al camper sotto le prime gocce di pioggia. E’ stato veramente suggestivo cenare in alta quota con il temporale che imperversava sopra di noi.
L’eccitazione per una nuova avventura ci ha fatto svegliare ed alzare super presto! Ci saremmo addentrati lungo il percorso delle trincee della prima guerra mondiale e i nostri ragazzi non stavano più nella pelle dalla curiosità.
Siamo scesi al parcheggio 3 anch’esso gratuito, ci siamo incamminati poi per 200 metri verso valle sulla strada asfaltata e abbiamo imboccato il primo sentiero sterrato sulla destra.
Si po’ scegliere tra 3 percorsi ad anello: verde (facile), blu (intermedio), rosso (un po’ più difficile). Noi abbiamo fatto i percorsi verde e blu seguendo nel bosco i colori indicati su sassi e alberi. Avremmo avuto il tempo di fare anche il sentiero rosso, ma siccome le gambe erano ancora affaticate dal trekking del giorno precedente, abbiamo deciso di non affrontarlo. Il sentiero rosso infatti ha una pendenza più accentuata.
Ci siamo nascosti nelle trincee. Siamo entrati nelle gallerie scavate nella roccia. Abbiamo visitato una baracca dei soldati al cui tavolino ci siamo pure fermati a magiare i nostri panini. Abbiamo letto attentamente tutte le didascalie che spiegano come vivevano i soldati in quei luoghi. Insomma, ci siamo calati parecchio nella parte ed abbiamo imparato cose che non conoscevamo divertendoci anche noi come bambini.
A tratti questi sentieri si intrecciano con il percorso degli alberi di risonanza o The Forest Soud Track. Una facilissima passeggiata nel bosco per scoprire le proprietà degli abeti rossi, famosi in tutto il mondo per la produzione di strumenti musicali. Questo viaggio in Friuli Venezia Giulia in camper non smetteva mai di regalarci emozioni!
Salutata la Val Saisera ci siamo diretti al lago di Cavazzo per finire in relax il nostro pomeriggio.
Il lago di Cavazzo ha uno splendido color verde azzurro ed una trasparenza che invita subito a tuffarsi.
Ci si abitua bene in Friuli: tutti i laghi e i fiumi hanno dei colori e delle trasparenze incredibili. Unica pecca è che l’acqua è sempre molto fredda, ma forse è dovuta al fatto che in giugno ancora l’estate deve pienamente manifestarsi.
Abbiamo lasciato il camper in un piccolo parcheggio gratuito a bordo strada a Trasaghis e ci siamo incamminati sulle rive del lago. Se questo parcheggio dovesse essere interamente occupato, vicinissimo ce n’è un altro a pagamento molto più grande.
I ragazzi, come sempre, non ci hanno pensato due volte a buttarsi in acqua. Si sono divertiti un mondo fra nuotate e tuffi da una piattaforma.
Noi adulti invece abbiamo fatto una bella passeggiata sul sentiero ciclopedonale che costeggia il lago di Cavazzo.
Ovunque ci sono fontanelle per bere, panchine per fare pic-nic e zone attrezzate per il barbecue. Non manca nemmeno un bel parco giochi nel verde. Peccato non poter essere rimasti più di qualche ora, perché il lago di Cavazzo ci è sembrato veramente accogliente e attrezzato per il relax sulle sue rive.
Non ci siamo potuti fermare al lago, perché dovevamo raggiungere uno dei posti più belli tra quelli segnati nel nostro itinerario: le pozze smeraldine. Ma di questo vi parleremo prossimamente!
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